Il magico mondo dei motori: la passione di Davide Lorenzone per il restauro dei gioielli su ruote.

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18 luglio 2024 – 13:45

Davide Lorenzone, al termine di ogni lavoro, si concede un momento di pausa, chiude gli occhi e si mette in ascolto attento dei motori. Per lui, quei motori non sono solo macchine inanimate, ma veri e propri esseri viventi da comprendere e interpretare. Ogni piccolo rumore o brontolio è per lui un messaggio da decifrare: un suono troppo grasso potrebbe indicare un problema alla benzina. Ma non si tratta di automobili qualsiasi: le sue mani esperte si occupano di autentici gioielli su ruote, come vetture a vapore del tardo Ottocento e veicoli d’epoca che hanno fatto la storia delle corse automobilistiche all’alba del secolo scorso.Responsabile del Centro di conservazione e restauro del Museo dell’Automobile, Davide Lorenzone è l’unica persona autorizzata a far rivivere i preziosi bolidi custoditi nel museo. Il suo legame con i motori va oltre il semplice mestiere: è una vera e propria passione che lo porta a dialogare con cilindri e pistoni come se fossero esseri dotati di vita propria. La responsabilità di lavorare con mezzi considerati patrimonio storico nazionale è per lui un onore immenso.La sua storia personale è un tributo alla dedizione e alla passione: fin da bambino ha coltivato l’amore per i treni e le locomotive a vapore, passione che lo ha portato ad avvicinarsi al mondo dell’automobilismo d’epoca. Dopo aver visitato il Mauto per la prima volta nel 2003, il destino ha voluto che diventasse parte integrante della squadra come conservatore, dando così vita a una nuova fase della sua carriera professionale.Oggi Davide Lorenzone detiene le chiavi per far rinascere motori antichi di oltre cento anni, guidando il team del museo nella realizzazione di importanti restauri a livello nazionale. La recente riuscita nel ripristinare la Fiat 130 cavalli, vettura da corsa vincente del Gp di Francia del 1907 con Felice Nazzaro al volante, rappresenta solo uno dei successi ottenuti sotto la sua guida esperta.Ma l’ingegnere Lorenzone non si accontenta: il suo sogno più grande è quello di creare un polo dedicato al restauro all’interno del Museo dell’Automobile, dotato di officine meccaniche e sellerie per preservare al meglio il patrimonio storico automobilistico italiano.

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