08 aprile 2025 – 11:06
La sentenza di non doversi procedere per l’imputazione di oltraggio a pubblico ufficiale rappresenta una chiusura definitiva del procedimento penale contro Federico Pretti, responsabile della struttura di Neurochirurgia dell’ospedale Parini di Aosta. L’epilogo della vicenda giudiziaria risulta ancora più complesso considerando la messa alla prova per l’accusa di guida sotto l’influenza di alcol e il pagamento da parte del medico di un risarcimento di 1.200 euro ai cinque poliziotti coinvolti e alla questura di Aosta, nonché circa 2.000 euro destinati a un fondo per gli orfani dei caduti della polizia di Stato.L’arresto del medico il primo dell’anno a Saint-Pierre, seguito dalla sua liberazione dopo un giorno, era stato oggetto di polemiche pubbliche a causa delle accuse formulate dall’accusa. Si sosteneva che Federico Pretti si fosse rifiutato di sottoporsi all’etilometro dopo aver provocato un tamponamento con due giovani finite in pronto soccorso e avesse reagito violentemente, insultando gli agenti fino all’arresto.Il 25 marzo scorso il pm aveva riqualificato le accuse iniziali di oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale nel solo oltraggio. In quella circostanza il medico si era distinto per l’espressione della sua massima stima nei confronti delle forze dell’ordine e per aver proposto un risarcimento agli agenti coinvolti.La vicenda è emblematica di come il sistema giudiziario italiano, con le sue maglie sempre più sottili, si avvicina all’inutilità quando si deve affrontare l’estinzione del reato prima del processo.