03 aprile 2025 – 14:33
Il mercato azionario italiano è stato colpito duramente dall’annuncio dei dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump, riflessi in un crollo dell’indice Ftse Mib del 2,5% a 37.300 punti. Il dollaro statunitense si è ridotto a 0,9 euro e 0,75 sterline, mentre lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi ha raggiunto i 112,3 punti.Il settore dell’acciaio è stato particolarmente colpito dalle tariffe doganali, con Tenaris che crolla del 8,03% e Saipem del 6,2%. La diminuzione dei prezzi del greggio (Wti) del 6,02% a 67,37 dollari al barile e del gas (-4,5% a 39,41 euro al MWh) ha aggravato la situazione. L’effetto delle tariffe doganali si è reso evidente anche su Prysmian, che produce cavi in rame e alluminio in Usa, il 50% dei quali sono importati dal Canada.La recessione generata dalle tariffe doganali ha colpito duramente i bancari italiani, con Unicredit (-5,13%), Popolare Sondrio (-4,98%), Intesa (-4,33%), Banco Bpm (-4,21%) e Mps (-2,06%) che hanno registrato perdite significative.Il settore del lusso è stato particolarmente colpito dalle tariffe doganali, con Cucinelli (-4,75%), Moncler (-2,75%) e Ferragamo (-4,78%) che hanno subìto crolli importanti. Al contrario, le auto di alta gamma Stellantis (-1,82%) e Ferrari (-1,61%) sono state meno colpite dalle tariffe doganali, in quanto secondo gli analisti risentiranno poco delle nuove impostazioni.A2a (+3,41%), Leonardo (+2,71%) e Snam (+2,52%) hanno registrato aumenti significativi dopo il voto della relazione sulla sicurezza e sulla difesa all’Europarlamento. Enel (+2,44%), Terna (+2,39%), Italgas (+2,35%) e Campari (+2,19%) sono seguiti in ordine di grandezza.In sintesi, l’imposizione dei dazi Usa ha creato un senso di incertezza sul mercato azionario italiano, con numerose società che hanno subìto perdite significative. Il settore del lusso e le banche sono stati particolarmente colpiti dalle tariffe doganali, mentre il settore delle auto di alta gamma è stato meno colpito.
