Il ministro Nordio difende la presunzione di innocenza e critica chi chiede all’indagato di dimostrare la propria innocenza.

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Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha ribadito la sua posizione riguardo al caso Toti durante il G7 a Venezia. Ha sottolineato l’importanza di rispettare la presunzione di innocenza e ha criticato coloro che si aspettano che sia l’indagato a dimostrare la propria innocenza, sottolineando che spetta all’accusatore provare la colpevolezza dell’indagato. Nordio ha evidenziato il ruolo fondamentale del governo nel garantire i diritti di tutti i cittadini e ha enfatizzato l’importanza della presunzione di innocenza come principio cardine della giustizia. La certezza della pena è stata definita come un obiettivo chiave del garantismo adottato dal governo, che si impegna a garantire un equo processo per tutti gli individui coinvolti in procedimenti giudiziari.

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