Il ministro Carlo Nordio ha evidenziato la necessità di rivedere i criteri relativi alla custodia cautelare, considerati ormai obsoleti e inefficaci. Le tradizionali motivazioni legate al rischio di fuga, all’alterazione delle prove e alla recidiva nel commettere reati sono state definite come mere formule retoriche, prive di efficacia nell’attuale contesto giuridico. Durante il suo intervento al convegno delle Camere Penali a Venezia, Nordio ha sottolineato l’importanza di un approccio più aderente alla realtà e alle esigenze della giustizia, proponendo una revisione dei parametri utilizzati per valutare la necessità di applicare la custodia cautelare. La sua critica si è concentrata sulla tendenza a utilizzare tali strumenti in maniera automatica, senza tener conto delle specifiche circostanze del singolo caso. Nordio ha quindi auspicato un cambiamento che permetta una maggiore personalizzazione delle misure cautelari, garantendo al contempo il rispetto dei diritti fondamentali degli individui coinvolti nel processo penale.
Il ministro Nordio propone una revisione dei criteri per la custodia cautelare
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