Il mistero dell’Intercity: nuova speranza di giustizia per la vittima.

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20 febbraio 2025 – 09:45

Nel cuore della Repubblica Ceca, 43 anni fa, vide la luce un uomo di cui oggi nessuno conosce il destino. Un uomo che, all’età di 25 anni, si trovava sull’Intercity Genova Milano insieme a due amici e che, in quel tragico viaggio, si rese protagonista di un atto riprovevole: rinchiudere in uno scompartimento una giovane donna sola. Mentre le sue lacrime bagnavano il volto, egli osò toccarla e baciarla, impedendole qualsiasi via di fuga. I giudici del tribunale di Pavia e della Corte d’appello di Milano lo condannarono a sei anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo, individuandolo come l’imputato più grave tra i tre complici. Ma ciò che rende ancora più intricata questa vicenda è il fatto che l’uomo venne arrestato soltanto nel 2022 per il presunto stupro collettivo avvenuto ben 15 anni prima, ignaro completamente delle indagini e del processo a lui diretti. Il procedimento penale si concluse con una sentenza irrevocabile senza che egli ne fosse stato nemmeno informato poiché rinchiuso altrove a scontare un’altra pena.Recentemente la Corte d’appello di Milano ha dichiarato la nullità assoluta del processo originario, annullando così la sentenza emessa in primo grado. Gli atti marciti nel tempo, le notifiche dimenticate e l’indagato misteriosamente sparito hanno portato a un vuoto giuridico che richiede ora un nuovo inizio per far luce su quella terribile giornata sull’Intercity. Un verbale polfer datato 7 ottobre 2007 narra la testimonianza agghiacciante di una giovane spaventata dall’aggressione subita da tre ragazzi dal look punk selvaggio con un cane al seguito. La porta chiusa dello scompartimento e le tendine abbassate furono lo scenario dell’orrore: tocchi indesiderati sulle gambe e baci sul collo mentre lei cercava disperatamente una via di fuga.Il processo riprenderà da capo, nella speranza che questa volta giustizia possa essere fatta veramente e che chi ha commesso tali atti vili paghi per i propri misfatti. E mentre il tempo scorre implacabile sulle ferite ancora aperte della vittima, resta ora da attendere il nuovo corso degli eventi per dare finalmente pace alla sua tormentata anima.

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