04 dicembre 2024 – 10:45
Il mistero che avvolge l’omicidio di Franca Demichela, noto come l’omicidio della donna in rosso, rimane irrisolto nonostante gli sforzi del pm e degli investigatori. Il cadavere della donna fu ritrovato nel 1991 a Moncalieri, col volto sfigurato e strangolata sotto il cavalcavia della tangenziale. Nonostante i tentativi di riesaminare i reperti con le più moderne tecnologie, le tracce analizzate presentavano un alto grado di degradazione, impedendo di ottenere un profilo genetico completo. La richiesta di archiviazione delle accuse per i cinque sospettati, tra cui l’ex marito deceduto nel corso delle indagini e quattro persone di etnia rom, si basava su queste limitazioni scientifiche.Un frammento di impronta trovato sul tavolo di cristallo nella casa della vittima corrispondeva al palmo della mano sinistra di uno degli indagati, ma la presenza di un profilo misto complicava ulteriormente le indagini. L’esame dei reperti biologici rinvenuti sugli indumenti della vittima non portò a progressi significativi, data la difficoltà nel ricavare un profilo genetico completo confrontabile con soggetti noti.Le ipotesi investigative oscillarono tra motivazioni passionale e rituali, considerando che la vittima era appassionata di esoterismo e sosteneva di possedere poteri magici. Le sue attività nell’ambiente rom includevano traffici illegali di gioielli rubati, alimentando ulteriormente il mistero intorno alla sua morte.Nonostante gli sforzi investigativi e le molteplici ipotesi esaminate, il caso rimane avvolto nell’ombra dell’incertezza. Le contraddizioni e le incertezze persistono ancora oggi, lasciando senza risposta la domanda cruciale sulla responsabilità dell’omicidio. La complessità del caso e le limitazioni scientifiche hanno reso ardua la ricerca della verità in un contesto segnato da suggestioni e enigmi irrisolti.