09 marzo 2025 – 08:45
Nel cuore della natura selvaggia, tra i castagni e i larici che si ergono imponenti verso il cielo, si cela un sentiero stretto e accidentato, nascosto agli occhi dei non iniziati. È su questo percorso impervio che qualcuno ha gettato il corpo di Mara Favro, lasciando che le sue ossa venissero scoperte solo due settimane dopo. Chiunque abbia compiuto questo gesto macabro ha dovuto affrontare una marcia faticosa lungo un tratto di terreno irregolare largo non più di 30 centimetri, lontano dagli sguardi indiscreti.La geografia del luogo, con il suo strapiombo di ben 70 metri che si apre all’improvviso davanti a chi osa avventurarsi lungo quel sentiero misterioso, è uno degli elementi che ha spinto gli investigatori a scartare l’ipotesi del suicidio. Mara Favro, scomparsa da Susa nel marzo del 2024, è stata vittima di un omicidio brutale secondo la procura di Torino, che guida le indagini insieme ai carabinieri del nucleo investigativo.È difficile immaginare che Mara abbia deciso volontariamente di mettere fine alla sua vita in un luogo così remoto e pericoloso. Le ipotesi sulla sua morte si concentrano ora su chi possa essere stato il responsabile di un crimine così atroce e perché abbia scelto proprio quel luogo isolato per nascondere le prove del suo gesto vile.Le montagne circostanti custodiscono ancora molti segreti legati a questa tragica vicenda, mentre gli abitanti locali sussurrano storie di antichi riti e presenze oscure che popolano quei boschi solitari. La verità su cosa sia accaduto a Mara Favro rimane avvolta nel mistero, ma la determinazione degli inquirenti non conosce confini quando si tratta di portare alla luce la verità e far giustizia per la giovane donna vittima di un destino crudele.
