02 agosto 2024 – 15:45
Il misterioso omicidio della signora in rosso, Franca Demichela, continua a sfuggire alla giustizia nonostante i recenti sforzi degli inquirenti. Il caso, riaperto dopo trent’anni nel 2021, sembra destinato a rimanere senza nome il colpevole di questo terribile crimine avvenuto a Moncalieri nel settembre del 1991. I pubblici ministeri Enrica Gabetta e Francesco Saverio Pelosi hanno nuovamente chiesto l’archiviazione del cold case, poiché i vecchi reperti sono ormai così degradati da non consentire l’estrazione di un profilo genetico completo.Le indagini si sono concentrate sulle tracce di DNA rinvenute nell’appartamento dove la vittima trascorse le ultime ore con alcuni uomini. Tuttavia, le prove raccolte non sono state sufficienti per identificare con certezza il colpevole. Sul foulard e sul vestito della vittima sono state trovate tracce di due diversi individui, complicando ulteriormente la situazione.Nonostante i tentativi degli inquirenti di ricorrere alle nuove tecnologie forensi e ai profili genetici presenti nelle banche dati, il caso rimane avvolto nel mistero. L’autopsia aveva originariamente indicato un possibile movente passionale, ma anche l’ipotesi di un delitto rituale non è stata esclusa data la passione della donna per l’esoterismo e la sua convinzione di possedere poteri magici.Le indagini hanno portato alla luce una vita segreta della signora in rosso, fatta di lusso, denaro e relazioni extraconiugali. Si è parlato di affari loschi nel campo nomadi e di compravendita di gioielli rubati. Tuttavia, tutte queste piste sono rimaste solo suggestioni senza una conferma definitiva.Così, dopo decenni dall’omicidio irrisolto, gli inquirenti devono arrendersi all’evidenza che il colpevole potrebbe non essere mai identificato. Il caso della signora in rosso rimarrà quindi uno dei tanti enigmi irrisolti della cronaca nera italiana.
