Il mistero di mons. Vergari e Enrico De Pedis: testimonianze e rivelazioni davanti alla Commissione bicamerale

Il giorno della sua audizione davanti alla Commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori e di Emanuela Orlandi, don Pietro Vergari, ex rettore di Sant’Apollinare e ex cappellano del carcere di Regina Coeli, si presentò in carrozzina e con una voce flebile che tradiva le sue fragili condizioni di salute. Nonostante ciò, il suo intervento fu carico di significato e rivelazioni sorprendenti. Inizialmente, il reverendo Vergari volle chiarire che non aveva mai avuto alcun contatto con Emanuela Orlandi, la ragazza scomparsa misteriosamente anni prima. Poi passò a parlare dell’ex boss della banda della Magliana, Enrico De Pedis, con il quale sembrava intrattenere un rapporto particolare. Descrisse De Pedis come un uomo gentile e buono, profondamente devoto alla chiesa di Sant’Apollinare e solito portare fiori in segno di devozione.Una delle rivelazioni più scioccanti fu la testimonianza del ruolo svolto da mons. Vergari nella sepoltura di De Pedis nella basilica di Sant’Apollinare dopo la sua uccisione nel 1990 a via del Pellegrino. Questo gesto sollevò molte domande sulla relazione tra il religioso e l’ex criminale, gettando nuova luce su una vicenda intricata e piena di misteri.La presenza vulnerabile ma determinata del reverendo Vergari durante l’audizione rappresentava un simbolo della complessità umana e morale che spesso caratterizza le relazioni tra fede e criminalità, tra bene e male. La sua testimonianza lasciò nell’aria un senso di ambiguità e curiosità riguardo ai legami che possono esistere al di là delle apparenze tra personaggi così diversi come un prete anziano in carrozzina e un ex boss criminale dal passato oscuro.