30 giugno 2024 – 19:45
Il gettito Imu nel 2023 ha raggiunto la cifra di 13,09 miliardi di euro, con una significativa parte proveniente dai comuni del Nord Italia. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi Enti Locali basati sul database “Siope+”, il primato nella riscossione dell’imposta è detenuto dall’Italia nord-occidentale, con un incasso di 3,9 miliardi di euro, corrispondente al 30% del totale nazionale. I comuni dell’Italia centrale seguono a quota 3,1 miliardi (24%), seguiti da quelli dell’Italia nord-orientale con 2,9 miliardi (23%), meridionale con 2,1 miliardi (16%) e delle isole con 964 milioni (7%).Complessivamente, il 53% del gettito complessivo proviene dai comuni del Nord Italia. A questi introiti ordinari si aggiungono ulteriori 1,2 miliardi derivanti da accertamenti.Roma, Milano, Torino, Genova, Napoli, Bologna, Firenze, Palermo, Bari e Verona hanno incassato complessivamente quasi 3 miliardi di euro.La classifica nazionale varia considerando il gettito in rapporto alle dimensioni dei comuni: le zone ad alta densità di seconde case primeggiano e Courmayeur risulta essere il comune più ricco in termini di gettito Imu “pro-capite”, con ben 4.308 euro ad abitante contro una media nazionale di 228 euro. Anche Lignano Sabbiadoro e Moggio nel Lecchese si distinguono per gli importi incassati proporzionalmente alla loro dimensione.Secondo Alessandro Maestrelli, esperto di entrate locali del Centro Studi Enti Locali, emerge una ripresa consolidata del gettito ordinario rispetto al periodo pre-covid e un aumento significativo degli incassi derivanti dal recupero dell’evasione fiscale.Napoli si distingue come il comune che ha recuperato la somma più consistente nel 2023 grazie agli accertamenti Imu per un totale di 23,6 milioni di euro. Seguono Milano con quasi 22 milioni di euro, Bologna con 17,2 milioni e Venezia con oltre 15,7 milioni di euro.