Gli scritti di Gallucci conquistano il pubblico a Bologna, dove i suoi libri esclusivi sono ambiti e apprezzati da tutti i visitatori della Fiera.
Alberto Manzi, noto come il maestro d’Italia, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale del nostro Paese grazie alla sua trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, che ha insegnato a leggere e scrivere a oltre un milione e mezzo di italiani negli anni Sessanta. Oltre al suo impegno educativo in televisione, Manzi è stato anche autore di libri intramontabili per ragazzi e ragazze, i quali tornano ora sul mercato in occasione del centenario della sua nascita avvenuta il 3 novembre 1924. Tra le novità editoriali presentate alla Bologna Children’s Book Fair spicca la nuova edizione de “Testa rossa” (Gallucci) illustrata da Carlo Frigerio, da cui è tratto anche un cartone animato prodotto dal Centro Manzi.A distanza di quasi settant’anni dalla sua prima pubblicazione, Rizzoli propone una nuova edizione illustrata del romanzo “Orzowei” e presenta il libro “La luna nelle baracche” (Edizioni di Storia e Letteratura). Tuttavia, l’evento più atteso è il lancio di un testo inedito in regalo ai lettori per celebrare il centenario di Alberto Manzi. Si tratta di un breve romanzo ambientato in Lapponia intitolato “Einar”, scoperto casualmente dai familiari durante ricerche online sulla produzione letteraria del maestro. Il figlio Massimo Manzi racconta con emozione la sorpresa nel trovare questo tesoro nascosto tra le carte paterne, annunciando che verrà pubblicato da Gallucci nell’ottobre 2024.L’eredità letteraria di Alberto Manzi si distingue per la centralità della natura e della condizione umana nei suoi racconti per bambini e ragazzi, tematiche sempre attuali che continuano a suscitare interesse e dibattito. Massimo Manzi ricorda con affetto i momenti trascorsi accanto al padre mentre lavorava a “Testa rossa”, sottolineando l’importanza dei libri nella loro casa rispetto all’avvento della televisione.In vista delle celebrazioni per il centenario, sono previste numerose iniziative culturali sia in Italia che all’estero, tra cui eventi organizzati dalla Società Dante Alighieri che coinvolgeranno diverse nazioni nel mondo. Massimo Manzi evidenzia l’apertura del padre verso l’innovazione digitale, sottolineando come la passione per l’insegnamento e la scrittura avrebbe saputo adattarsi anche al contesto tecnologico attuale. La figura di Alberto Manzi rimane quindi un punto di riferimento fondamentale nella storia dell’educazione e della cultura italiana.