Il panorama energetico italiano è ancora caratterizzato da prezzi tra i più alti in Europa, un peso che grava soprattutto sulle piccole e medie imprese. Secondo quanto dichiarato dal presidente di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, durante la ‘Energies and Transition Confartigianato High School’ a Chia (Cagliari), nel 2022-2023 il divario di prezzo ha comportato costi aggiuntivi per le PMI italiane per un totale di 11,8 miliardi di euro rispetto ai concorrenti europei. È quindi urgente adottare politiche più incisive a sostegno della produzione da fonti rinnovabili al fine di alleviare questo onere.Granelli sottolinea l’importanza delle energie rinnovabili, come solare, eolico e idroelettrico, che stanno diventando sempre più centrali nel mix energetico nazionale. I dati evidenziano un significativo aumento nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nei primi otto mesi del 2024, con una quota che raggiunge il 51,7% (rispetto al 43,2% del 2023), superando così la produzione derivante dalle fonti fossili. Inoltre, lo sviluppo dell’energia solare sui tetti delle aziende contribuisce a ridurre l’impatto ambientale complessivo.Un altro dato interessante riguarda il consumo di suolo generato dagli impianti fotovoltaici a terra: in sedici anni (dal 2006 al 2022) tale consumo è stato inferiore del 29% rispetto alle infrastrutture di trasporto come strade, ferrovie, porti e aeroporti. Questo dimostra come l’adozione delle energie rinnovabili non solo abbia un impatto positivo sull’ambiente ma possa anche ridurre la pressione sul territorio rispetto ad altre tipologie di infrastrutture.
Il panorama energetico italiano: sfide e opportunità delle energie rinnovabili.
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