Il parroco del quartiere, don Maurizio Patriciello, si è trovato improvvisamente coinvolto in una controversia politica tra destra e sinistra a seguito delle dichiarazioni del governatore della Campania, De Luca. Nonostante il suo ruolo di guida spirituale nella comunità locale, si è visto costretto a difendersi dalle accuse che lo etichettavano come “il Pippo Baudo dell’area nord di Napoli”, con riferimento alla sua frangetta. Queste parole hanno suscitato in lui una reazione di sorpresa e preoccupazione, poicheeacute; ha sottolineato che la sua priorità è mantenere la pace e la sicurezza nel quartiere, noncheeacute; proteggere la propria vita minacciata dai camorristi.Don Maurizio ha ribadito il suo impegno nel dialogo con esponenti politici di diversa provenienza, come Meloni, Conte e Renzi, sottolineando l’importanza di riconoscere gli sforzi del governo nel rispettare gli impegni presi. Tuttavia, ha espresso disappunto per il coinvolgimento involontario nella disputa politica e per il rischio che le parole di De Luca possano essere interpretate positivamente dai criminali locali.In un momento delicato come questo, il parroco si è mostrato aperto all’incontro con De Luca ma ha chiarito che non intende essere strumentalizzato a fini politici o criminali. La sua priorità rimane quella di servire la comunità e garantire un ambiente sicuro per i suoi parrocchiani. Le minacce ricevute da parte della camorra non lo spaventano ma lo motivano a continuare la sua missione pastorale con determinazione e coraggio.
Il parroco di Napoli coinvolto in controversia politica: dialogo e impegno per la comunità
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