17 aprile 2025 – 18:16
Il passato è un argomento delicato per la Compagnia Valdotaine Industrie (Cva), dove il management ha lavorato duramente per superare un periodo di tensioni con il presidente della società azionista, raggiungendo un significativo sviluppo industriale e risultati di bilancio in costante crescita. Questo successo dovrebbe essere il principale elemento di valutazione per l’azionista in merito alla gestione del management.Tuttavia, Nicola Rosset, ex presidente di Finaosta, ha omesso completamente questo aspetto nelle sue accuse rivolte ai vertici di Cva. Questa mancanza è probabilmente dovuta a una sua difficoltà nel bilanciare la sua visione amministrativa della società in cui aveva la guida con il ruolo di azionista di una grande società pubblica, che opera in un mercato complesso e dinamico.Secondo i vertici di Cva, nella lettera inviata alla quarta commissione in replica alle accuse di Rosset, è emersa una visione che sembra privilegiare i formalismi piuttosto che assumere la responsabilità dei propri errori, perdendo così di vista l’obiettivo fondamentale di preservare e far crescere il valore della società pubblica in cui si sono investiti.Rammentiamo con rammarico che questa difficoltà di comunicazione non sia stata risolta attraverso un dialogo durante il mandato. Sebbene i rapporti con i nuovi vertici di Finaosta siano orientati verso una fattiva collaborazione, rimpiangiamo che la vicenda descritta nella lettera e commentata da noi possa essere utilizzata strumentalmente nel dibattito politico.In qualità di amministratori pro tempore della Cva, riteniamo che il Gruppo sia un grande patrimonio per tutti i valdostani: un patrimonio economico, industriale e professionale che merita essere preservato.