25 agosto 2024 – 12:45
Dylan, il bambino di cinque anni che ha lasciato un segno indelebile in soli quattro anni di vita, rappresenta un concentrato di amore e purezza che spesso gli adulti faticano a esprimere nell’arco di una intera esistenza. Daniela Catalin, la madre commossa del piccolo eroe di Villar Pellice, riesce a condensare in poche parole l’intensità del legame che unisce una madre al suo prezioso tesoro, ora avrebbe compiuto cinque anni. Dylan non era solo il ponte affettivo tra i suoi fratellini di due e sette anni, ma anche un punto di riferimento per tutti i suoi compagni d’asilo. La pittoresca borgata di Inverso Buffa, immersa nella natura rigogliosa delle montagne confinanti con la Francia, costituiva il mondo intero del piccolo pastore. Mentre i suoi coetanei si dilettavano con videogiochi e cellulari, Dylan preferiva giocare tra trattori a pedali, rimorchi e carriole, costruendo recinti immaginari per custodire il suo gregge fantastico. La sua gioia risiedeva nel vivere in simbiosi con la natura montana che lo circondava, ammirando documentari animalisti in tv e intonando canti popolari insieme ai nonni.