16 dicembre 2024 – 12:30
Il potere della mafia in Sicilia sembra non conoscere confini, nemmeno con la presunta morte di Matteo Messina Denaro, il temuto capo dei capi della provincia di Trapani. Nonostante la sua scomparsa ormai da un anno, i suoi fedelissimi continuano a operare nell’ombra, mantenendo salda la presa sull’economia criminale locale.L’ultima indagine condotta dal nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo ha gettato luce sulle attività illecite degli eredi del mandamento di Mazara del Vallo. Se alcuni anni fa i capi erano stati arrestati e messi dietro le sbarre, l’organizzazione mafiosa ha dimostrato una spaventosa resilienza nel nominare nuovi sostituti pronti a perpetuare le attività criminali.Le intercettazioni del Gico hanno rivelato dettagli inquietanti sulle attività dei familiari dei vecchi padrini, concentrandosi soprattutto sul controllo delle aree di pascolo e delle aste giudiziarie. Nomi come Giuseppe Cimarosa, Alessandro Messina e il patron di alcuni supermercati sono emersi durante le indagini come figure chiave legate alla rete criminale che continua a prosperare nonostante gli sforzi delle autorità.La lotta contro la mafia in Sicilia si rivela essere una sfida senza fine, con nuove generazioni pronte a prendere il posto dei vecchi boss e garantire la continuità di un impero basato sulla violenza e sulla corruzione. Resta da vedere se le forze dell’ordine riusciranno mai a spezzare definitivamente questo ciclo nefasto che tiene in scacco intere comunità e mette a repentaglio la legalità dello Stato.