Il Tribunale di Bologna ha deciso di sottoporre alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo riguardante i Paesi considerati sicuri, al fine di ottenere chiarimenti sul criterio da utilizzare per identificare tali nazioni e se il principio del primato europeo richieda che, in caso di conflitto normativo, la normativa comunitaria abbia la precedenza. Questo rinvio è avvenuto in seguito a un ricorso presentato da un richiedente asilo proveniente dal Bangladesh contro la commissione territoriale responsabile del riconoscimento della protezione. La decisione del Tribunale evidenzia l’importanza di garantire un’applicazione corretta e uniforme delle regole in materia di asilo e protezione internazionale, rispettando i principi fondamentali dell’Unione Europea e assicurando una tutela efficace ai richiedenti asilo provenienti da Paesi non considerati sicuri. La questione sollevata apre uno spazio di riflessione sulle sfide giuridiche e umanitarie legate all’accoglienza dei migranti e rifugiati, evidenziando la complessità delle procedure decisionali e la necessità di coordinamento tra gli Stati membri per garantire una risposta adeguata alle esigenze dei più vulnerabili.
Il principio del primato europeo e l’identificazione dei Paesi sicuri: il Tribunale di Bologna sottopone alla Corte di Giustizia europea il decreto governativo.
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