Il processo a carico di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto a Fossò (Venezia) nell’11 novembre 2023, si apre in corte d’Assise a Venezia. Nonostante l’imputato sia assente in aula insieme ai suoi genitori, il padre di Giulia, Gino Cecchetin, è presente ma ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, limitandosi a dire che è troppo presto per parlare.Il giudice Stefano Manduzio presiede la Corte durante il dibattimento. La difesa conta su un solo testimone, l’anatomopatologa Monica Cucci, che ha partecipato all’autopsia della vittima. Dall’altra parte, l’accusa rappresentata dal Pubblico Ministero Andrea Petroni può contare su una trentina di persone tra parenti, amici e investigatori.La tensione in aula è palpabile mentre emergono dettagli scioccanti sull’omicidio e sulle circostanze che hanno portato alla tragica morte di Giulia. Le testimonianze si intrecciano creando un quadro complesso e intricato della vicenda, lasciando spazio a ipotesi e speculazioni sul movente del crimine.Mentre la giustizia cerca di fare luce sulla vicenda e di portare i responsabili davanti alle loro responsabilità, la famiglia della vittima cerca giustizia e conforto nel ricordo di Giulia. Il destino dei protagonisti si intreccia in un dramma umano che mette in discussione le fragilità e le passioni dell’animo umano.
Il processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin: tensione e misteri in aula
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