22 gennaio 2025 – 08:45
Il professor Adriano Chi, eminente dirigente della Neurologia universitaria e capo del Centro Regionale Esperto per la Sla delle Molinette, esprime con pacatezza il suo pensiero su recenti annunci riguardanti la sanità locale. Apprezza l’attenzione alla valorizzazione dell’ospedale di terzo livello e alla cura delle complessità mediche, ma si mostra perplesso di fronte alla proposta di sospendere l’attività in libera professione come soluzione alle liste d’attesa. Ritiene che ci siano problemi più urgenti da affrontare, come la carenza di investimenti in tecnologie mediche e personale infermieristico alle Molinette. Il nuovo commissario della Città della Salute sembra intenzionato a congelare la libera professione per ridurre le liste d’attesa, un provvedimento che il professor Chi considera poco efficace e potenzialmente dannoso. Egli teme che tale misura non risolva i veri nodi critici del sistema sanitario locale e possa addirittura incentivare la pratica extramoenia tra i medici. Invece di concentrarsi sulla limitazione della libera professione, suggerisce di puntare sul potenziamento delle attività complesse alle Molinette per evitare che i pazienti debbano ricorrere a cure fuori regione. Per il professore, è fondamentale rilanciare il ruolo dell’ospedale e garantire servizi medici all’avanguardia per assicurare una cura adeguata ai cittadini piemontesi.