Il rapporto demografico in Italia nel 2023 mostra un quadro interessante e complesso. Ogni sei persone di età superiore ai sessantacinque anni, c’è un bambino sotto i cinque anni. Questo dato evidenzia una distribuzione demografica che riflette l’invecchiamento della popolazione italiana. A livello nazionale, si contano in media 5,8 anziani per ogni bambino, un aumento rispetto agli anni precedenti. L’età media della popolazione è di 46,6 anni, con differenze significative tra donne e uomini: 48 anni per le prime e 45,2 per i secondi.L’Istat ha rilevato una diminuzione percentuale dei giovani tra 0 e 14 anni dal 12,4% al 12,2%, mentre la fascia di età tra i 15 e i 64 anni rimane stabile al 63,5%. Al contrario, gli ultrasessantacinquenni aumentano dal 24% al 24,3%, confermando il trend generale di invecchiamento della popolazione italiana.Questo processo coinvolge tutto il territorio nazionale con variazioni nei ritmi e nei livelli di invecchiamento. La Campania si conferma come la regione più giovane con un’età media di 44,2 anni ma presenta comunque un costante incremento dell’invecchiamento. Al contrario, la Liguria resta stabile come la regione più anziana con un’età media di 49,5 anni.A livello comunale emergono realtà interessanti: Platì in provincia di Reggio Calabria è il comune più giovane d’Italia con un’età media di 37,2 anni che continua a crescere leggermente negli ultimi tempi. Drenchia nella provincia di Udine invece è il Comune con l’età media più alta del Paese arrivando a toccare i 65 anni.Questi dati mettono in luce una tendenza all’invecchiamento della popolazione italiana che richiede politiche sociali ed economiche mirate per affrontare le sfide future legate alla distribuzione demografica sempre più sbilanciata verso le fasce d’età anziane.
Il quadro demografico italiano nel 2023: invecchiamento della popolazione e variazioni regionali.
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