Nel corso del mio intervento alla conferenza economica del 25 giugno, il presidente della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob), Paolo Savona, ha evidenziato un aspetto cruciale riguardante l’evoluzione del rapporto tra moneta e finanza nel corso degli anni. Risalendo al lontano 1974, anno di fondazione della Consob, Savona ha sottolineato come tale rapporto sia aumentato significativamente, passando da 1 a 2,8 volte. Questo aumento non è stato però accompagnato da una parallela crescita degli investimenti destinati alla produzione interna.Inoltre, il presidente ha enfatizzato l’importanza di incentivare gli investimenti verso finalità produttive interne attraverso una riforma della normativa vigente e dell’architettura di vigilanza. Questa riforma è necessaria per integrare le sempre più rapide innovazioni tecnologiche nel settore finanziario e assicurare che il denaro risparmiato venga impiegato in modo efficiente ed efficace per sostenere lo sviluppo economico del Paese.Savona ha pertanto richiamato l’attenzione sulle sfide che il sistema finanziario deve affrontare nell’era digitale in cui ci troviamo, sottolineando la necessità di adattarsi a un contesto in continua evoluzione. Solo attraverso una costante revisione delle regole e dei meccanismi di controllo sarà possibile garantire la stabilità e la trasparenza dei mercati finanziari, favorendo al contempo una maggiore allocazione delle risorse verso settori strategici per lo sviluppo economico sostenibile.In conclusione, le parole di Savona richiamano all’azione e alla riflessione sul ruolo cruciale che il sistema finanziario riveste nell’economia contemporanea e sulla necessità di promuovere un uso responsabile e orientato alla crescita delle risorse finanziarie disponibili.
Il rapporto tra moneta e finanza: sfide e opportunità per lo sviluppo economico
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