04 gennaio 2025 – 19:40
Il giovane imputato, di nazionalità togolese e richiedente asilo in Italia, ha sorpreso la procuratrice durante l’interrogatorio manifestando un improvviso desiderio di parlare, dopo aver inizialmente scelto di mantenere il silenzio. Questo repentino cambiamento d’atteggiamento è avvenuto poco prima che venisse trasferito in carcere. Durante il suo racconto dettagliato, il 28enne ha ammesso di essere l’autore dell’omicidio del vigilante gambiano Mamadi Tunkara, motivato dalla gelosia per una presunta relazione tra la vittima e la sua ex compagna italiana.Djiram Sadate aveva presentato una prima richiesta di asilo a Palermo nel 2019, che era stata respinta, ma ha successivamente ripresentato la domanda lo scorso settembre a Bergamo. Nonostante fosse un cittadino senza precedenti penali e impegnato nello studio per ottenere il diploma di scuola superiore serale, si è trovato coinvolto in un tragico evento che ha portato alla morte del vigilante Mamadi Tunkara.L’arma del delitto è stata rinvenuta dagli agenti della squadra mobile di Bergamo: si tratta di un coltello da cucina con lama ceramica lunga 14 centimetri e impugnatura lunga 13 centimetri. Le indagini suggeriscono che l’aggressione non fosse premeditata, ma scaturita da una lite che è sfuggita di mano al giovane togolese.Mamadi Tunkara, originario del Gambia e residente a Verdello (Bergamo), era noto come Lookman per la sua somiglianza con un giocatore dell’Atalanta. La sua morte violenta ha scosso la comunità locale e ora gli inquirenti dovranno approfondire se effettivamente ci fosse un legame sentimentale tra la vittima e l’ex compagna del 28enne imputato Djiram Sadate.