Il ricordo delle vittorie e il segreto della determinazione.

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Il ricordo delle vittorie passate è il combustibile che alimenta l’anima della squadra, mantenendo la fiamma dell’amicizia e del cameratismo accesa anche nei momenti più difficili. È questo il segreto che ha permesso ai giocatori di rimanere “compagni di squadra” nonostante i cambiamenti e le sfide sempre più impegnative.La memoria, infatti, è la fondamenta su cui si costruisce la nostra identità e la nostra storia. Senza di essa, il nostro presente sarebbe come un foglio bianco privo di scrittura, privo di significato. È proprio questo l’assioma che condivide Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale italiana, quando affronta l’intervista con Vivo Azzurro alla vigilia del rematch contro la Germania.Spalletti ribadisce la sua fiducia nel poter invertire il trend delle partite precedenti, sottolineando che ci sono alcuni match che si possono dimenticare, ma questo non è uno di quelli. “Abbiamo accettato la sfida a testa alta”, assicura il CT, “abbiamo giocato con entusiasmo e determinazione, creando situazioni pericolose in attacco e difendendo con convinzione”. Sebbene ci siano stati momenti di difficoltà, la squadra non ha mai ceduto, tranne che per alcune disattenzioni che hanno permesso ai tedeschi di segnare.Settantadue ore dopo l’andata a San Siro, Spalletti deve affrontare un nuovo match a Dortmund con il dovere di sostituire alcuni giocatori (quattro, secondo le indicazioni). Tuttavia, è pronto a riproporre lo stesso copione visto al Meazza. “Se riusciremo ad avere la stessa mentalità e la stessa determinazione di giovedì”, assicura il CT, “sarebbe già un grande passo avanti”. Ma c’è anche spazio per l’imprevedibilità grazie a alcuni calciatori in grado di dare un contributo individuale fondamentale.La strategia, quindi, non cambierà. La squadra dovrà affrontare la partita con lo stesso spirito e la stessa determinazione che ha caratterizzato la sfida precedente. Il risultato, tuttavia, dipenderà da molte variabili, ma il CT è fiducioso che se i suoi giocatori riusciranno a riproporre l’effervescenza di giovedì, la vittoria potrebbe finalmente essere raggiunta. La memoria del passato non basta, serve l’anima della squadra per creare un nuovo destino.

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