Il sogno di Fatouleh Milad: dalla Palestina alle semifinali dell’Eurovision.

Il potere dei sogni e della libertà non conosce confini né barriere invalicabili. Le parole intrise di speranza della canzone ‘Humanity calls’ risuonano nel cuore di Fatouleh Milad, palestinese radicato in Italia fin dall’infanzia. A soli 30 anni, si prepara a portare la sua voce alle semifinali del concorso Eurovision che potrebbe consentirgli di rappresentare San Marino. “Realizzare il mio sogno”, dichiara con determinazione all’ANSA. La musica è da sempre la sua passione, un fuoco che arde dentro di lui sin da quando, nel lontano 2004, suo padre Ibrahim Faltas lo accompagnò al prestigioso Zecchino d’Oro per interpretare il brano ‘Una stella a Betlemme’, simbolo della Palestina. Da quel momento, a soli 9 anni e 11 mesi, la sua esistenza è stata segnata da una nuova direzione. È qui in Italia che ha trovato una seconda famiglia, proveniente dalla provincia di Bari, con cui i suoi genitori hanno stretto un legame indissolubile fin dai primi istanti. Durante la tumultuosa seconda Intifada nel 2006, questa famiglia ha compiuto gesti straordinari per garantire a Fatouleh e alla sua famiglia un’esistenza serena e pacifica in terra straniera. Grazie a loro, i genitori hanno trovato lavoro e tutti insieme hanno iniziato una nuova vita lontano dalle vicissitudini della loro terra natia.