Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio riconosce errore Ufficio elettorale, lista “Pace Terra e Dignità” ammessa alle elezioni europee

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Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha riconosciuto l’errore dell’Ufficio elettorale nel non accettare la lista dei ricorrenti odierni a causa della mancanza dell’indicazione della qualifica di consigliere regionale nella persona che ha autenticato le firme relative alla Val d’Aosta. Questo è quanto emerge dalle motivazioni della sentenza che ha accolto il ricorso presentato dalla lista elettorale “Pace Terra e Dignità” di Michele Santoro, annullando il verbale emesso dall’Ufficio Elettorale Circoscrizionale presso la Corte d’Appello di Milano che aveva escluso la stessa lista dalla competizione elettorale europea lo scorso 2 maggio. È stato inoltre annullato il provvedimento con cui l’Ufficio Elettorale Nazionale presso la Corte di Cassazione aveva confermato l’esclusione della lista dalla Circoscrizione I dopo un reclamo. La motivazione dell’esclusione era legata al fatto che le firme autenticate da una rappresentante, la consigliere regionale della Valle d’Aosta Erika Guichardaz, non erano considerate valide in quanto all’Ufficio Elettorale Circoscrizionale mancava la documentazione relativa alla sua qualifica per autenticarle. Tuttavia, il Tribunale ha evidenziato che l’autenticazione era supportata da un atto preesistente alla raccolta delle firme, protocollato e datato in modo certo, senza alcuna contestazione in merito. Pertanto, secondo il TAR, l’esclusione della lista è stata ingiusta poicheeacute; vi era effettivamente la qualifica di consigliere regionale nell’autenticante delle firme relative alla Val d’Aosta. Di conseguenza, il ricorso è stato accolto, gli atti impugnati sono stati annullati e la lista è stata ammessa alla prossima consultazione elettorale europea.

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