19 febbraio 2025 – 22:01
Dalle analisi condotte dall’Arpa è emerso che la principale pressione ambientale nella zona del Monte Bianco, soprattutto dal lato francese, non è strettamente legata alla viabilità ma piuttosto agli impianti di riscaldamento. I dati provenienti dalla centralina situata nel centro di Courmayeur non presentano variazioni significative rispetto ai periodi in cui il traforo è aperto al normale transito. In seguito a un incontro convocato per discutere dei risultati degli studi commissionati all’Arpa Vda e all’UniVda al fine di valutare gli impatti sul territorio valdostano della chiusura per lavori del traforo del Monte Bianco per 15 settimane nel 2024, è emerso che le emissioni dovute al traffico si sono ridotte all’ingresso del tunnel durante la sua chiusura, come evidenziato dalla centralina di Entrèves. Tuttavia, complessivamente le emissioni nell’area centrale di Courmayeur non hanno subito una diminuzione significativa. È importante sottolineare che le emissioni totali rimangono ben al di sotto dei limiti normativi e non indicano un deterioramento della qualità dell’aria, nonostante l’impatto rilevante dei sistemi di riscaldamento.Inoltre, a lungo termine emerge che nonostante un aumento del traffico veicolare da e verso il tunnel, le emissioni si sono quasi dimezzate grazie agli avanzamenti tecnologici che nel tempo hanno coinvolto sia i veicoli leggeri che quelli pesanti. Questo evidenzia un miglioramento significativo delle condizioni ambientali anche in presenza di una maggiore circolazione stradale. La regione Valle d’Aosta si impegna quindi a monitorare attentamente l’impatto ambientale e socio-economico delle future chiusure programmante per garantire la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini locali.