Un recente studio condotto dalla World Weather Attribution (Wwa) ha rivelato che le piogge e i venti dell’uragano Helene, che hanno colpito il sud-est degli Stati Uniti alla fine di settembre, sono stati resi più intensi del 10% a causa dei cambiamenti climatici in corso. Questo evento ha causato la tragica perdita di oltre 230 vite umane, evidenziando l’impatto devastante delle condizioni meteorologiche estreme sulla società.In particolare, il rapporto evidenzia come i combustibili fossili, principale causa del riscaldamento globale, abbiano contribuito a rendere gli uragani come Helene 2,5 volte più probabili nella regione interessata. Questo legame diretto tra l’attività umana e l’aumento della frequenza e dell’intensità dei fenomeni meteorologici estremi sottolinea l’urgente necessità di adottare misure concrete per contrastare il cambiamento climatico.Le conseguenze di eventi climatici sempre più violenti e imprevedibili richiamano l’attenzione sulla fragilità del nostro pianeta e sull’importanza di promuovere una transizione verso fonti energetiche sostenibili e pratiche eco-sostenibili. Solo attraverso un impegno concreto a livello globale possiamo sperare di limitare gli impatti negativi del cambiamento climatico e proteggere le generazioni future da catastrofi simili a quella causata dall’uragano Helene.
Impatto devastante del cambiamento climatico: uragano Helene provoca oltre 230 vittime umane
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