03 settembre 2024 – 16:01
La chiusura temporanea del traforo italofrancese per lavori di manutenzione e ampliamento ha generato un impatto significativo sul tessuto economico e sociale della Valle d’Aosta. Con una durata prevista di 105 giorni, il cantiere opererà ininterrottamente 24 ore su 24 per completare il primo lotto di lavori che coinvolge la demolizione, l’impermeabilizzazione e la ricostruzione di 600 metri di volta della galleria utilizzando moduli prefabbricati in calcestruzzo. Questa fase richiede la chiusura temporanea al transito veicolare, con ripristino previsto per lunedì 16 dicembre alle 17:00.Durante questo periodo, sono stati istituiti diversi percorsi alternativi per garantire la viabilità nella regione: per i veicoli leggeri, le opzioni includono il colle del Piccolo San Bernardo fino alla sua chiusura autunnale e il traforo insieme al colle del Gran San Bernardo; mentre per i mezzi pesanti, le alternative sono rappresentate dai trafori del Fréjus e del Gran San Bernardo. Tuttavia, nonostante la pianificazione delle misure alternative, l’impatto sulle attività commerciali e sulla vita quotidiana dei residenti è evidente.In un videomessaggio diffuso recentemente, è stata sottolineata l’importanza di una seconda canna per rispondere alle esigenze della comunità valdostana e migliorare i collegamenti con la Francia settentrionale. Questo intervento non solo mira a garantire una maggiore sicurezza stradale ma anche a favorire lo sviluppo economico della regione e a rafforzare i legami transfrontalieri. La pressione politica nazionale e francese è essenziale affinché si possano adottare le misure necessarie per soddisfare le esigenze infrastrutturali dell’area nord-occidentale.In conclusione, sebbene la chiusura programmata del traforo comporti disagi temporanei, gli investimenti in infrastrutture sono cruciali per promuovere lo sviluppo sostenibile della regione e migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.