In aumento il rischio di inondazioni nei Balcani: Danubio e Sava monitorati attentamente

Nei Balcani, la situazione dei fiumi che attraversano i Paesi della regione è al centro dell’attenzione a causa delle piogge incessanti che stanno interessando l’Europa centrorientale. Il Danubio e la Sava, due tra i principali corsi d’acqua europei, stanno vedendo un aumento del livello dell’acqua che potrebbe portare a gravi inondazioni e danni considerevoli. Mentre le piogge continuano a cadere sui Balcani, al momento non si segnalano situazioni di emergenza, ma la costante osservazione dei fiumi è fondamentale per prevenire eventuali criticità.Il Danubio, dopo aver attraversato città come Vienna, Bratislava e Budapest, tocca Belgrado e parte della Serbia per poi segnare tratti della frontiera tra Romania e Bulgaria prima di confluire nel Mar Nero. La Sava, uno dei principali affluenti del Danubio che attraversa Slovenia, Croazia con la sua capitale Zagabria, Bosnia-Erzegovina e Serbia dove si unisce al Danubio a Belgrado, sta registrando un aumento del suo livello d’acqua ed è costantemente monitorata.Le previsioni indicano che le piene dei due grandi fiumi balcanici sono attese nei prossimi tre-quattro giorni, mettendo in allerta i servizi di protezione civile soprattutto in Croazia e Serbia dove il rischio di esondazioni è più elevato. A causa dell’innalzamento del livello del Danubio e delle inondazioni in Austria, alcune crociere lungo il fiume sono state sospese temporaneamente con tappe previste in Slovacchia, Ungheria, Serbia e Romania.I Balcani hanno già vissuto tragedie legate ad alluvioni devastanti nel maggio 2014 con numerose vittime e danni significativi. È quindi fondamentale rimanere vigili e pronti ad agire tempestivamente per proteggere le popolazioni locali da eventi naturali catastrofici come quelli legati alle forti piogge e alle conseguenti inondazioni che possono colpire la regione balcanica.