02 marzo 2024 – 14:12
Il primo weekend di marzo è stato caratterizzato da un’imponente ondata di neve che ha colpito diverse regioni del Nord Italia. Le previsioni meteorologiche annunciavano nevicate eccezionali, con accumuli record fino a 150 centimetri in sole 24 ore, definendo l’evento come uno dei più intensi degli ultimi due decenni per alcune zone del Piemonte settentrionale e della Valle d’Aosta orientale. Mattia Gussoni, esperto meteorologo del sito www.iLMeteo.it, ha sottolineato l’eccezionalità di questa situazione. La causa di queste condizioni atmosferiche avverse è da attribuire a una saccatura atlantica, un’area di bassa pressione proveniente dall’oceano Atlantico che si è insinuata sul Golfo Ligure, determinando un persistente maltempo con precipitazioni anche per i giorni successivi soprattutto nelle regioni Centro-Nord. Mentre sabato si prospettavano timide schiarite al Sud e lungo l’Adriatico, con piogge concentrate nel Nord-Ovest solo dal tardo pomeriggio, la giornata peggiore era attesa per domenica 3 marzo.Una massa d’aria instabile nordatlantica proveniente dalla Porta del Rodano in Francia avrebbe causato la formazione di un’area di bassa pressione sul Mar Ligure, noto come ‘Depressione ligure’ o ‘Genoa Low’, fenomeno legato all’orografia e all’afflusso instabile dall’Oceano Atlantico. Questa depressione ha generato venti umidi di scirocco diretti verso le Alpi del Piemonte e della Valle d’Aosta, portando a intense nevicate che secondo gli esperti avrebbero potuto superare i 150 centimetri in sole 24 ore sopra i 1.200-1.300 metri di quota.Nel corso della stessa domenica sono state previste perturbazioni anche sul Triveneto e nel pomeriggio in Toscana e Sardegna, confermando la persistenza delle condizioni meteorologiche avverse su gran parte del territorio italiano.
