In Valle il più alto numero di guariti e dimessi rispetto ai positivi. Si lavora per la riapertura del 4 maggio

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La nostra regione è quella che in Italia presenta il numero di casi di contagiati più alto in rapporto alla popolazione, ma vanta anche un primato positivo: siamo anche quelli che hanno il numero più alto di guariti e di dimessi rispetto ai casi positivi, con una percentuale del 40,9, seguiti in seconda posizione dalla provincia di Trento che registra il 32%. Dati che Luca Montagnani, commissario sanitario dell’Usl per l’emergenza coronavirus in Valle, ha ribadito nella conferenza stampa streaming di mercoledì 22 aprile. Che è servita a fare il punto della situazione dal punto di vista sanitario e sulla ripartenza del sistema sociale ed economico. Renzo Testolin, il Presidente della Regione, ha fatto capire che si sta lavorando a più livelli, nel rispetto dei decreti nazionaliù, per arrivare pronti alla riapertura del 4 maggio. Le problematiche che possono insorgere sono parecchie soprattutto per ristoranti, caffetterie e bar e per tutto il riparto turistico che sono l’ossatura dell’economia regionale e che sono state messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria.

Ecco i punti affrontanti durante la conferenza stampa

I dati dell’emergenza sul territorio

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 181 tamponi. Refertati 78, solo 2 sono risultati positivi al Coronavirus Covid-19. Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria della Valle d’Aosta, attualmente il numero delle persone positive al test del Coronavirus si attesta a 671.

Sul territorio regionale finora  complessivamente sono stati fatti 5.024 tamponi su 4.011 persone: 1.095 i risultati positivi e 2.624 i risultati negativi (292 i tamponi ancora da refertare).

Nei reparti Covid dell’Ospedale Parini di Aosta e dell’Isav di Saint-Pierre sono ricoverati  complessivamente 92 pazienti affetti da Covid-19. Sono 8 le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva.

Il numero dei morti legati al Covid-19 negli ospedali è di 77 persone. Mentre i decessi avvenuti sul territorio sono 50L’età media delle persone morte per COVID-19 è di 82 anni.

Sono attualmente 2.459 coloro che attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare.  Ad aver concluso la quarantena e l’isolamento domiciliare sono stati finora in 4.302. Quindi  a oggi i provvedimenti di isolamento posti sul territorio valdostano sono 6.671, pari al 5,3 per cento della popolazione.

Nei giorni scorsi sono stati sottoposti al test 153 operatori sanitari asintomatici, 17 i positivi (7 medici, 7 infermieri e 3 OSS).

Sono 297 le persone guarite dal Covid-19, 10 in più di ieri. Mentre i clinicamente guariti sono 170.

Come evidenziato dal coordinatore sanitario Luca Montagnani “per rapporto abitanti/tamponi, con una percentuale del 3,9 per cento, la Valle d’Aosta, dopo la Regione Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano, è tra le Regioni che hanno  maggiormente sottoposto a ‘’tamponi” la  popolazione“.

Siamo inoltre l’unica Regione – ha aggiunto Montagnani – ad avere eseguito il test su tutti gli ospiti delle microcomunità. E tra le note di rilievo, voglio evidenziare che abbiamo il più alto numero di guariti e di dimessi rispetto ai casi positivi, con una percentuale del 40, 2 per cento. Siamo seguiti dalla Provincia di Trento che ha il 32 per cento, poi tutte le altre realtà sanitarie regionali“.

Nuova struttura per la gestione delle misure Legge regionale n.5/2020

Il Presidente della regione Testolin ha inoltre comunicato ai giornalisti che oggi la Giunta regionale, al fine di dare attuazione alle misure finanziarie a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese connesse all’emergenza epidemiologica previste dalla legge regionale 5/2020 e da ulteriori disposizioni normative, ha deliberato l’istituzione, a decorrere dal 27 aprile e fino al 31 luglio 2020 – comunque fino al termine dello stato di emergenza sanitaria – una struttura organizzativa temporanea dirigenziale di secondo livello denominata Emergenza economica COVID-19 sott’ordinata al Dipartimento politiche del lavoro e della formazione dell’Assessorato guidato dall’Assessore Luigi Bertschy.

Struttura no COVID nella struttura di Perloz

È stato inoltre comunicato dal Presidente della Regione che la Giunta regionale, sempre nella riunione straordinaria di oggi, ha definito l’attivazione di una Unità socio-sanitaria di cure residenziali estensive presso la struttura sita nel Comune di Perloz, fino al permanere dello stato di emergenza sanitaria da COVID-19.

L’attivazione dell’Unità di cure socio-sanitaria è necessaria per disporre di posti letto liberi presso il presidio ospedaliero U. Parini al fine di dare pronta ed efficace risposta assistenziale ai pazienti COVID-19 positivi.

Presso la struttura residenziale di Perloz saranno trasferiti pazienti NO COVID-19 in dimissione protetta dall’ospedale o da RSA, che necessitano di un periodo di elevata assistenza sanitaria prima di trovare destinazione presso altri setting residenziali.

La spesa complessiva per la gestione dell’Unità socio-sanitaria, riferita a un arco temporale pari a tre mesi, ammonta a 200 mila euro.

La ripartenza

Nel corso della conferenza stampa il Presidente della Regione Testolin ha affrontato il tema della ripartenza: “Come condiviso con gli altri Presidenti di Regione – ha detto Testolin – è necessario che la ripartenza sia guidata, controllata e il più possibile uniforme su tutte le realtà regionali italiane. Abbiamo quindi chiesto al Governo centrale linee guida nazionali che continuino a definire tre punti chiave: la necessità di dispositivi di protezione, la salvaguardia delle misure di distanziamento sociale e le attività propedeutiche alla verifica della situazione sanitaria della popolazione, anche attraverso i test che rilevano gli anticorpi. Fermo restando la priorità di questi tre elementi, nei prossimi giorni, a livello regionale si affronterà l’analisi che verrà improntata dalle varie strutture dei vari assessorati e che permetterà di identificare le misure per tornare alla riapertura delle attività e ad un graduale ritorno ad una nuova normalità“.

Programmazione di Lavori Pubblici per la Fase 2

Nel corso dell’incontro con i giornalisti Testolin ha fatto cenno alla definizione e alla verifica dei cronoprogrammi di attuazione degli interventi contenuti nel Programma triennale dei lavori pubblici 2020-2022. “Verifica – ha detto il Presidente – che ci consente di avere un primo quadro di come si svilupperà nei prossimi mesi il mondo dei lavori pubblici.Entro il mese di settembre si prevede di avviare le procedure di affidamento per 64 lavori per un importo complessivo di circa 25 milioni di euro – ha detto il Presidente della Regione – che diventeranno 75 per un importo complessivo di circa 29,5 milione di euro entro la fine del 2020; entro la primavera del prossimo anno si prevede di avviare almeno altri 15 lavori per circa 9 milioni di euro. Entro settembre del presente anno si prevede di avviare la realizzazione di 50 cantieri per un importo complessivo di circa 11 milioni ai quali si prevede di aggiungere almeno altri 10 cantieri per un importo complessivo di 5,6 milione di euro nel mese di ottobre 2020; entro la primavera del 2021 si prevede di avviare ulteriori 30 lavori per circa 19,5 milioni di euro. Per quanto concerne il settore dei professionisti dell’architettura e dell’ingegneria si prevede di avviare la procedura per almeno 62 affidamenti per un importo complessivo di circa 4,8 milioni di euro. Per tutti questi affidamenti sia di lavori sia ai professionisti saranno utilizzate le metodologie sviluppate nel corso di questi anni volte a valorizzare le imprese locali”.

Dal 2018 la stazione unica degli appalti di lavori ha adottato procedure di selezione delle imprese da invitare a presentare offerta nelle procedure negoziate di importo superiore a 40.000 euro e fino ad un milione di euro oggettive, trasparenti e automatiche ( la selezione avviene secondo criteri predefiniti che si riferiscono alla caratteristiche delle imprese e alla loro localizzazione sul territorio rispetto al cantiere da realizzare). Questi criteri applicano anche la rotazione degli inviti. Le procedure di presentazione delle offerte sono del tutto informatizzate e pertanto altamente riservate.

Per quanto riguarda gli incarichi ai professionisti per importi fino a 100mila euro si utilizzeranno le procedure previste da un Protocollo sottoscritto con gli Ordini e i Collegi valdostani alla fine delle scorso anno che prevede di selezionare il professionista da un elenco predisposto dagli Ordini e collegi secondo procedure del tutto automatizzate e quindi oggettive e trasparenti. Entrambe le metodologie – ha concluso Testolin – consentono di operare secondo tempistiche molto rapide e quindi in grado di venire incontro alle esigenze di tempestività che l’attuale situazione richiede“.

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