14 gennaio 2025 – 20:45
Nel tardo pomeriggio di una giornata qualunque, le fiamme hanno improvvisamente divampato dal locale adibito alle macchine della vecchia Fontana luminosa nel cuore del parco del Valentino a Torino. Questo luogo, ormai abbandonato da anni, si era trasformato in un rifugio precario per senzatetto, una sorta di oasi di vita nella desolazione urbana. L’incendio ha scosso il quartiere San Salvario, precisamente lungo corso Vittorio Emanuele II, generando panico e preoccupazione tra i residenti.Le prime segnalazioni dell’incendio sono giunte poco prima delle 17 e in breve tempo una colonna di fumo nero si è alzata nel cielo sopra San Salvario, rendendo visibile l’emergenza a chilometri di distanza. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente sul posto, impegnati in una lotta contro le fiamme che minacciavano di propagarsi rapidamente. Anche i vigili urbani si sono uniti agli sforzi per contenere l’incendio e proteggere la sicurezza dei presenti nel parco.Giorni prima dell’incidente, alcuni residenti avevano notato strane luci provenire dall’interno del locale abbandonato, segno che qualcosa si stava muovendo nell’ombra. La tragedia ha confermato le loro paure e ha portato alla luce la precarietà delle condizioni in cui versano molti senzatetto costretti a cercare riparo in luoghi dismessi e pericolosi.Mentre il crepitio delle fiamme risuonava nell’aria e il fumo avvolgeva la zona circostante, i soccorritori continuavano a lavorare instancabilmente per spegnere l’incendio e limitarne i danni. La comunità locale guardava impotente alla distruzione di un pezzo di storia ormai dimenticato ma che conservava ancora frammenti di vita e speranza per coloro che non avevano altro rifugio.L’episodio dell’incendio alla Fontana luminosa resterà impresso nella memoria della città come un monito sulla fragilità della nostra società e sull’importanza di garantire diritti fondamentali a tutti i suoi cittadini, senza lasciare nessuno indietro nelle pieghe oscure dell’emarginazione urbana.
