Un incendio di vasta portata ha scosso la comunità ebraica a Melbourne, con la polizia australiana che ha avviato un’indagine per determinare le cause di questo sospetto rogo. Oltre 60 vigili del fuoco e 17 mezzi antincendio sono stati mobilitati per domare le fiamme che hanno causato danni significativi alla sinagoga coinvolta. Nonostante l’entità della tragedia, fortunatamente non si sono registrati feriti tra i fedeli o il personale presente nell’edificio al momento dell’incendio.Il ministro federale dell’istruzione, Jason Clare, ha condannato fermamente questo atto vile e violento come un chiaro attacco al diritto di culto e alla libertà religiosa. L’incendio è scoppiato poco prima delle preghiere mattutine, destinate a radunare centinaia di persone nella sinagoga presa di mira. Testimoni oculari hanno raccontato di individui mascherati che hanno appiccato il fuoco all’ingresso del luogo sacro dopo aver versato benzina, lasciando un’impronta nefasta sulla comunità ebraica locale.Il primo ministro Anthony Albanese ha condannato senza mezzi termini questa violenza intollerabile come un oltraggio contro la pace e la convivenza civile. Ha sottolineato che in Australia non c’è spazio per l’antisemitismo o qualsiasi forma di discriminazione religiosa, ribadendo l’impegno del governo nel preservare la diversità culturale e religiosa del paese.L’incendio della sinagoga a Melbourne rappresenta un grave attacco alla libertà religiosa e alla coesistenza pacifica tra le diverse comunità presenti in Australia. È necessario condannare con fermezza tali atti criminali e promuovere il rispetto reciproco tra tutte le fedi, lavorando insieme per costruire una società inclusiva e tollerante dove ogni individuo possa esercitare liberamente il proprio culto senza timore o discriminazioni.
Incendio criminale scuote comunità ebraica a Melbourne: condanna unanime dalle autorità australiane.
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