L’obiettivo principale è quello di incentivare il consumo di ostriche, riducendo l’aliquota dell’IVA su questo prelibato alimento di origine acquicola. Questa misura mira a rendere le ostriche più accessibili e a favorire una maggiore diffusione tra i consumatori, sottolineando che non si tratta di un prodotto di lusso, bensì di un alimento sano e nutriente frutto del lavoro prezioso degli acquacoltori. Tale iniziativa non solo potrebbe contribuire a promuovere la salute pubblica attraverso il consumo di alimenti ricchi di proprietà benefiche, ma anche a stimolare la creazione di ricchezza e reddito per gli operatori del settore acquicolo, riconoscendo così il valore strategico ed economico che essi rappresentano per la società nel suo complesso. La riduzione dell’IVA sulle ostriche potrebbe dunque rappresentare un passo significativo verso una maggiore valorizzazione del settore della pesca e dell’acquacoltura, favorendo allo stesso tempo la tutela dell’ambiente marino e la salvaguardia delle tradizioni legate alla produzione ittica. In tal modo si potrebbero aprire nuove prospettive economiche per le comunità costiere e valorizzare il patrimonio gastronomico e culturale legato al consumo di ostriche, promuovendone la conoscenza e l’apprezzamento anche a livello internazionale.
Incentivare il consumo di ostriche: una strategia per la valorizzazione dell’acquacoltura.
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