L’incidente avvenuto a Calenzano (Firenze) non è stato causato da sabotaggi o ordigni, poiché non sono state rilevate tracce di esplosivo sul luogo dell’esplosione. La procura di Prato ha subito escluso questa ipotesi, incaricando due periti esperti in esplosivi per condurre indagini approfondite. Gli inquirenti hanno confermato che nel deposito interessato dall’esplosione si stava svolgendo una manutenzione straordinaria, durante la quale decine di autobotti trasportavano carburanti e prodotti petroliferi ad alto rischio di infiammabilità ed esplosione. Questo scenario conferma la necessità di adottare rigorose misure di sicurezza nelle attività industriali che coinvolgono materiali potenzialmente pericolosi, al fine di prevenire incidenti gravi come quello verificatosi a Calenzano. La tempestiva azione delle autorità competenti nel coordinare le indagini e garantire la sicurezza sul luogo dell’accaduto dimostra l’importanza della preparazione e della professionalità nel gestire situazioni di emergenza. È fondamentale che vengano stabilite procedure chiare e controlli regolari per evitare il ripetersi di simili tragedie, proteggendo sia i lavoratori che l’ambiente circostante da potenziali danni irreparabili.
Incidente a Calenzano: escluso sabotaggio, necessarie rigorose misure di sicurezza
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