La presenza di candidati esterni come Roberto Vannacci all’interno della Lega non ha generato divisioni all’interno del partito, come sottolineato da Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. La scelta di includere figure indipendenti come Vannacci è stata vista come un modo per attrarre un elettorato più ampio e diversificato, senza compromettere l’unità del partito. Molinari ha ribadito che la Lega disponeva di candidati competenti già presenti nelle liste e che il supporto del partito sarebbe stato rivolto a loro. L’inclusione di candidati esterni dovrebbe essere finalizzata a ampliare il consenso verso l’esterno, senza interferenze interne al partito. Questo approccio è stato definito come una scelta logica e sensata, lontana da polemiche e conflitti interni.
Inclusione di candidati esterni nella Lega: una scelta logica per attrarre un elettorato diversificato.
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