Incubo a Villa Verucchio: l’aggressione durante i festeggiamenti del Capodanno si trasforma in tragedia.

Nicola, 18 anni, racconta con uno sguardo spaventato dietro agli occhiali da vista l’aggressione a colpi di coltello vicino ai festeggiamenti in piazza per il Capodanno a Villa Verucchio. Mentre noi scappavamo disperati, un individuo ci inseguiva armato di un terribile coltello, ferendo brutalmente un mio amico alla pancia e un altro al fianco. La corsa frenetica ci ha portati verso la piazza, ma improvvisamente abbiamo deciso di attraversare la strada per cercare rifugio tra la folla densa che animava i festeggiamenti. Non volevamo che quel folle criminale continuasse a darci la caccia, temevamo il peggio e sapevamo che solo nascondendoci tra gli sconosciuti avremmo potuto salvarci da una fine tragica.L’aggressore non si è fermato e ha continuato a inseguirci senza pietà, seminando panico e terrore nella nostra comunità festante. Fortunatamente, l’intervento tempestivo di un carabiniere ha cambiato le sorti della situazione: con coraggio e prontezza d’animo, il militare ha esploso un colpo di pistola che ha raggiunto l’aggressore, mettendo fine alla sua furia omicida. Anche il carabiniere era stato oggetto di un tentativo di aggressione da parte del malvivente armato.La serata di festa e allegria si è trasformata in un incubo per tutti noi presenti a Villa Verucchio quella notte: le urla disperate, il suono assordante delle sirene delle ambulanze e dei mezzi delle forze dell’ordine hanno segnato indelebilmente i ricordi di chi ha vissuto quegli attimi drammatici. Ora tutti si chiedono cosa abbia spinto quell’uomo ad agire con tanta violenza e follia in una situazione così gioiosa e pacifica come i festeggiamenti del Capodanno.Ma una cosa è certa: grazie all’intervento coraggioso delle forze dell’ordine e alla solidarietà della comunità locale, quella notte buia si è conclusa con un bagliore di speranza nel ripristino della sicurezza e della tranquillità tra le vie di Villa Verucchio.