13 ottobre 2024 – 08:40
Dopo un’approfondita indagine condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, che ha visto coinvolte attività sotto copertura per oltre sei mesi, sono state arrestate tre persone e altre 29 sono state denunciate in libertà per la divulgazione e pubblicizzazione di materiale illecito ottenuto attraverso lo sfruttamento di minori online. Tra coloro che sono stati arrestati, provenienti rispettivamente da Milano, Cagliari e Benevento, spiccano un membro delle forze dell’ordine e un prelato. L’indagine si è concentrata su un individuo che diffondeva informazioni e tracce digitali all’interno di gruppi ristretti, ottenute durante interazioni con altre identità virtuali. Gli utenti coinvolti nello scambio di materiale pedopornografico possedevano contenuti illegali di vario genere, alcuni dei quali ritraevano vere e proprie violenze sessuali. La minuziosa opera investigativa è stata possibile grazie alla fondamentale infiltrazione nella rete dei contatti del criminale sconosciuto; una volta acquisiti i dati informatici condivisi online dai soggetti d’interesse, gli investigatori cibernetici hanno analizzato ogni traccia digitale per identificare i 33 utenti coinvolti. Nella fase operativa dell’operazione hanno collaborato gli Uffici di Polizia Postale di Roma, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Cagliari, Palermo, Catania, Bari, Venezia e Trieste. Gli indagati presentano una vasta gamma di età, professioni e luoghi di residenza: tra loro ci sono professionisti, operai e studenti. Il fatto che anche giovani e giovanissimi siano stati scoperti detenere materiale illecito conferma il pericoloso avvicinamento delle nuove generazioni a questo tipo di contenuti.