L’ex super poliziotto Carmine Gallo, coinvolto nell’inchiesta sulla presunta rete di cyber spie, ha deciso di parlare ai pm per dimostrare la sua innocenza. Interrogato dal gip di Milano Fabrizio Filice, Gallo ha scelto di non rispondere direttamente alle domande ma si è espresso attraverso il suo avvocato Antonella Augimeri. Ha ribadito di essere stato un “servitore dello Stato” per oltre 40 anni e ha sottolineato la sua totale fedeltà e assenza di comportamenti scorretti.Anche Nunzio Samuele Calamucci, l’hacker del gruppo coinvolto nell’inchiesta, ha preferito non rispondere direttamente alle domande dei giornalisti ma ha fornito delle dichiarazioni scritte tramite un documento ufficiale. La sua difesa legale è stata affidata alla stessa avvocato Augimeri che ha dichiarato che il suo assistito è pronto a collaborare pienamente con le autorità e a chiarire ogni aspetto dell’indagine.Gallo e Calamucci hanno entrambi vissuto decenni come uomini della legge, con importanti incarichi investigativi sulle spalle. Nonostante l’arresto e le accuse mosse nei loro confronti, entrambi mantengono una posizione ferma sulla propria estraneità ai fatti contestati. Si attende ora che entrambi si presentino agli interrogatori con i magistrati per fornire ulteriori dettagli e chiarimenti in merito alla vicenda.
“Indagine cyber spie: Gallo e Calamucci pronti a difendersi davanti ai pm”
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