14 luglio 2024 – 12:45
Il Garante dei detenuti ha deciso di avviare un’indagine approfondita su alcune decisioni prese dalla magistratura di sorveglianza, che hanno respinto diversi ricorsi presentati da detenuti del carcere di Sollicciano a Firenze. Questi ricorsi riguardavano la richiesta di liberazione anticipata, sconto di pena e risarcimento danni a causa delle pessime condizioni della struttura carceraria. In particolare, il Garante si è soffermato su un’ordinanza in cui viene respinto il ricorso di un detenuto che lamentava le condizioni igieniche precarie, tra cui la mancanza di acqua calda nel lavandino delle camere detentive. La motivazione della decisione recita che l’acqua calda all’interno della cella non è un diritto essenziale garantito al detenuto, ma piuttosto un servizio riservato alle strutture alberghiere. Questo caso solleva importanti questioni riguardo ai diritti fondamentali dei detenuti e alla qualità delle condizioni carcerarie, mettendo in discussione il concetto stesso di dignità umana nel contesto penitenziario.