20 settembre 2024 – 18:46
La Corte d’assise d’appello di Bologna ha deciso di approfondire ulteriormente l’indagine sulla voce del telefonista coinvolto nel caso del rapimento e dell’omicidio di Pier Paolo Minguzzi, avvenuto nel lontano 1987. Questo tragico evento ha scosso la comunità di Alfonsine, dove il giovane studente universitario e figlio di imprenditori dell’ortofrutta è stato rapito e brutalmente ucciso mentre tornava a casa con la sua fidanzata.Dopo che il corpo di Minguzzi è riemerso dal Po di Volano, le indagini hanno portato all’identificazione di tre presunti colpevoli, tutti assolti in primo grado per mancanza di prove concrete. Tra loro ci sono due ex carabinieri della caserma locale e un idraulico del paese, tutti accusati di aver partecipato al rapimento e alla richiesta di riscatto nonostante sapessero che il giovane era già deceduto.La nuova perizia fonica affidata a due esperti provenienti dalle università di Milano e Catania potrebbe essere cruciale per fare chiarezza su questo intricato caso giudiziario. Mentre durante il processo precedente i pareri dei consulenti erano discordanti riguardo alla corrispondenza tra la voce del telefonista e uno degli imputati, ora si spera che questa nuova analisi possa gettare luce sulla verità.L’udienza fissata per il 17 ottobre sarà decisiva per formulare il quesito finale agli esperti e potrebbe portare a una svolta nelle indagini su questo tragico episodio che ha segnato la storia locale. La ricerca della giustizia per Pier Paolo Minguzzi continua, nella speranza che i responsabili vengano finalmente portati alla luce e puniti per i loro crimini atroci.
