28 agosto 2024 – 19:15
La procura di Milano ha aperto un’indagine nei confronti della scrittrice e attivista pro Palestina Cecilia Parodi per diffamazione aggravata e propaganda di istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa contro Liliana Segre. La senatrice a vita ha presentato una denuncia attraverso il suo avvocato Vincenzo Saponara contro la quarantanovenne per un post e un video pubblicati su Instagram all’inizio di luglio contenenti gravi affermazioni antisemite. Entrambi i contenuti sono stati rimossi. Nel video, Parodi esprimeva odio verso tutti gli ebrei e israeliani, dichiarando che li odia tutti e augurandosi che fossero appesi per i piedi in piazza Tien An Men. Il pm Leonardo Lesti della sezione distrettuale antiterrorismo, sotto la guida del procuratore Marcello Viola, ha valutato che tali dichiarazioni configurano anche il reato di istigazione. Fratelli d’Italia aveva annunciato di portare il caso davanti alla commissione presieduta da Liliana Segre per contrastare l’intolleranza, il razzismo e l’antisemitismo.Parodi è tornata sull’argomento con un nuovo video in cui ammette una crisi di nervi causata dalla situazione a Gaza ma senza scusarsi per le sue precedenti dichiarazioni. Ha precisato che forse avrebbe sbagliato nel desiderare la morte di tutti gli ebrei, salvando solo due persone specifiche. Ha anche previsto possibili ripercussioni legali per le sue parole, sottolineando che non ha incitato direttamente all’odio razziale ma ha espresso una previsione storica.L’indagine è stata quasi conclusa ed è in corso la determinazione della competenza territoriale. La polizia giudiziaria è stata incaricata di localizzare Parodi per notificarle un avviso legale presso il suo domicilio poiché il presunto reato è stato commesso tramite i social network, radicandosi quindi nel luogo in cui risiede l’autore delle dichiarazioni incriminate.
