03 ottobre 2024 – 12:20
Le indagini condotte dalla procura di Milano sul presunto coinvolgimento in gare truccate da parte di Anas, la società delle infrastrutture stradali, si sono estese su un’ampia scala territoriale, coinvolgendo diverse sedi e soggetti. Nove persone sono state indagate, tra cui due funzionari di Anas accusati di aver ricevuto tangenti per un valore complessivo di circa 400 mila euro. Anche tre società con sede a Torino, Verona e Firenze sono al centro dell’inchiesta.Le accuse ipotizzate dai pubblici ministeri includono reati gravi come corruzione, turbativa d’asta e rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio. Le perquisizioni condotte dagli investigatori del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza hanno interessato le abitazioni e gli uffici degli indagati, al fine di sequestrare documentazione cartacea e dati informatici presenti su pc e cellulari.Parallelamente alle perquisizioni, sono state effettuate acquisizioni presso le sedi di Anas a Roma e Milano, sebbene al momento la società non risulti essere oggetto diretto delle indagini. La richiesta di documentazione ha coinvolto anche la Struttura territoriale Lombardia con sede a Milano e il Consorzio Stabile Sis di Torino, importante appaltatore e concessionario per Anas.Il Consorzio Stabile Sis, guidato dalla famiglia Dogliani, è una società leader nel settore delle grandi infrastrutture con ricavi annui superiori ai 200 milioni di euro. Il gruppo gestisce importanti tratte autostradali come l’A21 Torino-Alessandria-Piacenza, la Torino-Ivrea-Quincinetto, la bretella A4-A5 Ivrea-Santhi, la diramazione Torino-Pinerolo e il sistema tangenziale torinese.
