15 ottobre 2024 – 23:15
L’inchiesta condotta dall’ufficio della Procura Eppo di Milano ha rivelato presunte irregolarità negli affidamenti di 12 appalti a Ernstamp;Young per servizi di consulenza alla Regione Lombardia sull’utilizzo dei fondi dell’Unione europea. Questo ha portato al coinvolgimento del Nucleo di polizia economicofinanziaria della Guardia di finanza milanese, che ha effettuato perquisizioni negli uffici delle società capoluogo lombardo e romane. Le gare stanziate dall’ente regionale tra il 2019 e il 2023, finanziate con fondi comunitari come il Fondo sociale europeo e il Fondo europeo di sviluppo regionale, sono state vinte dai sei indagati, dipendenti di Eamp;Y, per un valore complessivo superiore ai 10 milioni.Secondo l’accusa dei pm antifrode europei Sergio Spadaro e Giordano Baggio, i consulenti avrebbero ottenuto un vantaggio competitivo dichiarando requisiti inattendibili durante le selezioni delle gare d’appalto. Si sospetta che lo stesso team abbia partecipato ripetutamente alle gare, generando sovrapposizioni di incarichi e un’eccessiva quantità di ore lavorative mensili. Attualmente la Regione Lombardia è considerata parte lesa nell’indagine.L’analisi della documentazione sequestrata mirerà a determinare se gli enti regionali fossero a conoscenza dei requisiti discutibili presentati nelle proposte per le gare d’appalto. La vicenda mette in luce la necessità di maggiore trasparenza e controllo nell’assegnazione degli appalti pubblici, al fine di garantire una corretta gestione dei fondi comunitari destinati allo sviluppo regionale.