06 luglio 2024 – 02:45
L’indagine sulla scomparsa di Mara Favro a Susa, vicino a Torino, sta finalmente giungendo a un punto cruciale dopo quattro mesi di approfondimenti. Due uomini sono ora sotto inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere: Vincenzo Milione, gestore della pizzeria Don Ciccio a Chiomonte dove la donna lavorava prima di sparire, e Cosimo Esposito, il pizzaiolo che ha abbandonato la Val di Susa poco dopo l’accaduto. Mentre i carabinieri continuano la ricerca della donna madre di una bambina, la procura ha ordinato accertamenti tecnici sulla Punto rossa presumibilmente utilizzata per trasportare Mara. Lunedì verrà dato l’incarico alla sezione scientifica per analizzare tracce biologiche e ematiche legate ai tre protagonisti della vicenda.Il fratello di Mara, Fabrizio Favro, da tempo sospetta che la sorella sia stata uccisa e insieme all’avvocato Saraniti ha presentato esposti in procura rivelando dettagli cruciali sul caso. Le indagini hanno coinvolto audizioni dei testimoni, analisi delle telecamere e dei telefoni per risalire ai movimenti della vittima prima della sua scomparsa. La domanda centrale rimane: chi era al volante della Punto rossa quella notte fatale? E cosa è successo esattamente a Mara durante quel tragitto?Le versioni fornite da Milione ed Esposito sulla notte del mistero non coincidono completamente, lasciando molte zone d’ombra da chiarire. La famiglia e gli amici di Mara si aggrappano alla speranza che questa inchiesta possa finalmente far luce su un caso avvolto nel mistero da troppo tempo.