11 ottobre 2024 – 08:40
Le indagini sull’accesso abusivo ai dati bancari da parte del funzionario Vincenzo Coviello presso la filiale di Banca Intesa Sanpaolo a Bitonto stanno continuando alla ricerca dei possibili mandanti di questa violazione della privacy. Nel corso di oltre due anni, con quasi 7mila accessi non autorizzati, Coviello ha spiato i depositi e le transazioni finanziarie di 3.500 persone, tra cui la premier Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il ministro della Difesa Guido Crosetto e la ministra del Turismo Daniela Santanché. Anche il capo della Dda Giovanni Melillo è stato oggetto delle sue attenzioni illegali.Coviello è stato licenziato lo scorso 8 agosto in seguito a un’indagine interna avviata dalla banca dopo la denuncia di un cliente che ha notato attività sospette nei suoi conti e ha deciso di informare la procura di Bari. Al momento, non è ancora emersa una regia definitiva dietro questi accessi non autorizzati, ma le indagini proseguono per individuare eventuali complici o responsabili morali dell’operazione.La gravità di queste azioni illegali mette in luce l’importanza della protezione dei dati personali e della sicurezza informatica nelle istituzioni finanziarie. È fondamentale garantire la riservatezza e l’integrità delle informazioni sensibili dei clienti per preservare la fiducia nel sistema bancario e prevenire abusi simili in futuro. La collaborazione tra le autorità competenti e le istituzioni coinvolte sarà essenziale per fare piena luce su questo caso e assicurare che simili violazioni non si ripetano.In un contesto sempre più digitale e interconnesso, è cruciale rafforzare le misure di sicurezza informatica per proteggere i dati personali dai potenziali attacchi esterni ed interni. Solo attraverso una rigorosa vigilanza e una stretta cooperazione tra tutte le parti interessate sarà possibile garantire un ambiente finanziario sicuro e affidabile per tutti i cittadini.
