17 settembre 2024 – 23:15
La Procura di Brescia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 13 persone coinvolte in reati gravi come corruzione, tentata estorsione aggravata, detenzione e spaccio di droga all’interno del carcere cittadino. Tra gli indagati figurano un agente di polizia penitenziaria e un avvocato milanese, quest’ultimo colpito da un divieto temporaneo di esercitare la professione legale. L’inchiesta condotta dai Carabinieri su istanza del pubblico ministero Claudia Moregola ha rivelato un sistema criminale che sfruttava il passaggio di materiale illecito dentro e fuori dal carcere grazie alla complicità dell’agente penitenziario ora agli arresti domiciliari.Le accuse riguardano il traffico di cellulari, droga, denaro e assegni tra i detenuti e le loro famiglie, con l’agente Di Leo che agiva come intermediario ricevendo tangenti per facilitare tali scambi proibiti. In particolare, sono emerse prove di spaccio di cocaina camuffata all’interno di cioccolatini per eludere i controlli, destinati ai detenuti della struttura carceraria. Alcuni dei coinvolti erano già noti alle autorità per reati fiscali precedenti.L’autorità giudiziaria ha deciso per la misura della custodia cautelare in carcere per quattro indagati, arresti domiciliari per altri quattro e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altrettanti. La decisione è stata motivata dalla necessità di evitare la ripetizione dei reati contestati e garantire l’efficacia delle indagini in corso. Gli imputati dovranno rispondere delle loro azioni davanti alla legge e affrontare le conseguenze della violazione della legalità nel contesto penitenziario bresciano.
