Indagini su monitoraggio: Meloni chiede chiarezza e giustizia.

Le indagini hanno rivelato che il monitoraggio su di me è iniziato già verso la fine del mandato del governo Draghi, quando si profilava la possibilità che potessi entrare a far parte del governo. Riguardo alla questione delle indagini, mi aspetto che la magistratura vada fino in fondo, poiché, nella migliore delle ipotesi, dietro a questo lavoro si cela un sistema di ricatti ed estorsioni, ma nella peggiore ipotesi ci troviamo di fronte al reato di eversione. Nessuno Stato di diritto può permettere una simile situazione”. Queste sono le parole della premier Giorgia Meloni nel recente libro di Bruno Vespa. Inoltre, commentando il fatto che il conto bancario della sorella sia tra i più scrutinati dal bancario di Bari, racconta: “Quando è emersa questa notizia, mia sorella mi ha inviato la foto dell’estratto conto. Sul conto c’erano 2.100 euro. Mi ha scritto: ‘Se me lo avessero chiesto, avrei detto io quanto avevo sul conto’, con un emoji sorridente”. “Penso che stiano prendendo di mira Arianna – osserva – perché non gode delle stesse protezioni che ho io, ma colpire lei equivale a colpire me. Sfortunatamente per loro, si trovano ad affrontare un’altra persona senza scheletri nell’armadio”.