Indifferenza amministrativa a Torino sul rispetto del divieto di fumo: mancano sanzioni. Nuove azioni in arrivo per promuovere comportamenti responsabili.

30 dicembre 2024 – 07:45

A Torino, dopo otto mesi dall’approvazione della norma antifumo che vieta di fumare a meno di cinque metri da altre persone senza consenso, si registra ancora l’assenza di sanzioni. Il regolamento, volto a favorire il rispetto reciproco e le buone abitudini tra fumatori e non fumatori, impone restrizioni in spazi pubblici come dehors, fermate dei bus e concerti all’aperto. Con l’avvento del nuovo anno è previsto un incremento delle azioni grazie a una comunicazione più incisiva, anche per coinvolgere i visitatori. Il consigliere Viale sottolinea che il divieto non rappresenta soltanto una misura sanitaria, ma costituisce un passo culturale per proteggere i non fumatori e promuovere comportamenti responsabili.Tuttavia, a Torino sembra esserci una certa indifferenza da parte dell’amministrazione nei confronti del rispetto del regolamento sul fumo. Mentre a Milano si discute sulle nuove norme introdotte dal sindaco Beppe Sala che vietano il fumo in città ad eccezione di specifiche aree dove la distanza minima dai propri simili deve essere di dieci metri, nel capoluogo piemontese si pone l’interrogativo su cosa sia stato effettivamente realizzato finora per limitare il fumo all’aperto.È passato un periodo significativo dalla votazione della distanza minima da rispettare per i fumatori: una deliberazione che proibisce di accendere sigarette tradizionali o elettroniche entro cinque metri da altre persone senza il loro esplicito consenso. Questa regola include gli spazi esterni dei locali pubblici e le aree attigue alle fermate degli autobus, così come durante eventi all’aperto. In presenza di minori o donne in gravidanza è categoricamente vietato fumare, con sanzioni pecuniarie che vanno dai 25 ai 250 euro. Tuttavia, fino ad ora non sono state comminate multe. Si sta puntando maggiormente sulla diffusione delle informazioni per illustrare al pubblico le nuove disposizioni e sensibilizzare sull’argomento.Alcuni ritengono che quanto fatto finora sia insufficiente. È il caso del consigliere comunale Silvio Viale del gruppo Europa e Radicali, che ha deciso di interrogare il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessore alla Sicurezza e Polizia locale Marco Porcedda per ottenere chiarezza sull’effettivo operato fino ad oggi in merito alla normativa antifumo.

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